DOP E IGP di Puglia: nuovi progetti di legge sul tavolo della Regione
C’è una proposta di legge sul tavolo della Regione Puglia: “Interventi per la diffusione della conoscenza, promozione, valorizzazione e tutela dei prodotti di eccellenza regionali relativi ai consorzi di tutela pugliesi delle DOP e IGP”.
Una proposta di legge che vuole promuovere e diffondere la conoscenza dei prodotti di eccellenza regionali attraverso una serie di contributi, sia economici che di promozione, comunicazione istituzionale ed educazione alimentare.
Per portare avanti queste attività viene istituito un “Tavolo Permanente del Partenariato Territoriale delle Comunità dell’Agroalimentare, della Cultura del Cibo e del suo Territorio” composto proprio dai rappresentanti dei consorzi di tutela nell’ambito della filiera lattiero – caseario, della filiera dell’ortofrutta e della cerealicoltura e di quella della olivicoltura.
La proposta è stata scritta a più mani, ad iniziare da quelle di Grazia Di Bari, consigliera delegata per le politiche culturali, di Francesco Paolicelli, consigliere regionale e Presidente IV Commissione consiliare – Sviluppo Economico, del Direttore del Consorzio di tutela della burrata di Andria, Francesco Mennea e del nostro direttore, Gerardo Centoducati.
Oggi difronte alle nuove sfide che a livello globale parlano di sostenibilità, tracciabilità, biodiversità, la competitività del settore agricolo dipende sempre più dalla qualità dei suoi prodotti.
Una qualità su cui sempre più si concentrano le attenzioni e le preoccupazioni dei consumatori, per quanto riguarda la propria salute e quella del pianeta.
Per questi motivi la Regione Puglia ritiene sempre più necessario un intervento specifico a sostegno e rafforzamento del comparto del cibo in generale e, in particolare, dei prodotti DOP e IGP pugliesi e dei relativi Consorzi di tutela.
Non solo. La proposta infatti non va letta unicamente sotto la lente dell’agricoltura ma anche della cultura e del turismo, tre leve importantissime che possono dare un enorme impulso alle produzioni agricole d’eccellenza. E naturalmente, viceversa.
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